Acquedotto Tepula – “Aqua Tepula”

CENNI STORICI

L’ultimo acquedotto dell’età repubblicana, il quarto, quello dell’Aqua Tepula, venne costruito dai censori Gneo Servilio Cepione e Lucio Cassio Longino nel 125 a.C.. Il nome era dovuto alla temperatura “tiepida” dell’acqua, a 16-17 gradi alle sorgenti, che erano situate nella zona vulcanica dei Colli Albani, al X miglio della via Latina, tra gli odierni comuni di Grottaferrata e Marino.

CARATTERISTICHE

Fino all’epoca augustea l’acquedotto scorreva lungo un tragitto completamente sotterraneo, servendosi anche delle strutture dell’acquedotto dell’Aqua Marcia, del quale poi utilizzò in parte anche le arcuazioni esterne. La lunghezza complessiva raggiungeva quasi le 12 miglia romane, circa 18 km, più della metà dei quali (9.580 m) in comune con l’ acquedotto Marcio. La portata giornaliera era molto ridotta, e raggiungeva appena le 190 quinarie (corrispondenti a circa 7.885 m³ al giorno).

CARATTERISTICHE

Fino all’epoca augustea l’acquedotto scorreva lungo un tragitto completamente sotterraneo, servendosi anche delle strutture dell’acquedotto dell’Aqua Marcia, del quale poi utilizzò in parte anche le arcuazioni esterne. La lunghezza complessiva raggiungeva quasi le 12 miglia romane, circa 18 km, più della metà dei quali (9.580 m) in comune con l’ acquedotto Marcio. La portata giornaliera era molto ridotta, e raggiungeva appena le 190 quinarie (corrispondenti a circa 7.885 m³ al giorno).

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